QUAE IN HOC ENCHIRIDIO CONTINEANTUR. URANIA […]. [Segue:] AMORUM. LIBRI DUO […]. [Unito a] OPERA OMNIA SOLUTA ORATIONE COMPOSITA IN SEX PARTES DIVISA.

Elegante legatura della prima metà dell’Ottocento, in pieno vitello biondo; ai piatti, cornice di filetto e a rotella impressa in oro, accompagnata all’interno da bordura a rotella impressa a secco; dorso liscio decorato con ricchi fregi trasversali di filetti e a rotella, alternati a piccolo fregio ovale, recante inoltre due tasselli rossi, quello superiore con autore e titolo abbreviati con numero di tomo, quello inferiore con indicazione dello stampatore e anno di edizione 1520 (anche per i 2 volumi editi nel 1514); dentelle esterne decorate a rotella, il tutto impresso in oro; tagli di colore verde-azzurro; risguardi in carta policroma marmorizzata. Al primo volume delle poesie, pubblicato nel 1514 e comprendente Urania seu de Stellis libri quinque, Meteororum liber unus, De Hortis hesperidum libri duo, Pompæ septem, quibus titulus est Lepidina, nonché Meliseus, Mæon, Acon, carmina pastoralia: 184 – (4) carte numerate, compreso il frontespizio; al recto dell’ultima carta, dati tipografici e registro, al verso marca tipografica silografata. Al secondo volume delle poesie, sempre del 1514, comprendente Amorum libri duo, De amore coniugali libri tres, Tumulorum libri duo, De divinis laudibus liber unus, Hendæcasyllaborum seu Baiarum libri duo, Iambici versus de obitu Lucii filii, Lyrici versus ad res varias pertinentes, Libri duo, quibus titulus est Eridanus: 187 – (8) carte numerate, compreso il frontespizio; al verso dell’ultima carta, dati tipografici e registro (manca un’ultima carta, con marca tipografica silografata).  Prima edizione giuntina per le cure di Mariano Tucci, rara a trovarsi completa dei due volumi Giunti tipografi 51: “Il primo volume si basa sull’aldina del 1505, il secondo sull’ed. napoletana dello steso anno, e anticipa l’aldina”. Nel primo volume è contenuto il poema Urania, che tratta dei corpi celesti e della loro influenza sulla Terra e sulle vicende umane. Si uniscono i 6  volumi delle prose complete di Pontano, impressi nel 1520: 272 (i.e. 282) – (4); 224 – (4); 207 – (1); 285 (i.e. 287) – (5); 148; 336 (i.e. 326) – (6, di cui 1 bianca) carte mal numerate, compresi i frontespizi di ciascun volume. Testo in lingua latina ed elegante carattere corsivo. Ai due libri delle poesie, bei capilettera decorati a racemi e abitati, incisi a silografia. Ai sei volumi delle prose, spazi bianchi con letterine di riferimento in luogo dei capilettera; registro, dati di tipografia e marca tipografica silografata all’ultima carta prima degli indici conclusivi dei tomi delle prose. La splendida raccolta di otto rari volumi, elegantemente rilegati, costituisce l’opera in prosa e in versi, in lingua latina, di un celebre umanista attivo presso la corte aragonese di Napoli. I testi spaziano dall’argomento filosofico e morale a quello astrologico e mitologico, senza dimenticare le belle poesie ispirate agli affetti famigliari. Un’edizione in tre tomi delle prose complete di Pontano uscì a Venezia immediatamente prima di quella in esame, in ædibus Aldi et Andreæ soceri, fra il 1518 e il 1519; la stessa officina di Aldo pubblicò le poesie dell’autore in due volumi, usciti rispettivamente nel 1505 e nel 1518. Esemplari in buono stato conservativo, nonostante le seguenti modeste lacune e varianti nella paginazione: mancanza di un foglio con marca tipografica silografata al fondo del II vol. delle poesie; mancanza, come di frequente,  di 4 fogli con indici, non conteggiati nelle note di registro, al III vol. delle prose (cfr. Camerini, 147); contenuta ossidazione, sporadiche fioriture, rari e piccoli fori di tarlo, nonchè pochi, discreti  restauri ad alcune carte. Rarissimo a trovarsi così completo e in legatura omogenea seppur del secolo XIX.