MODIO, Giovanni Battista

IL CONVITO DI M. GIO. BATTISTA MODIO OVERO DEL PESO DELLA MOGLIE. DOVE RAGIONANDO SI CONCHIUDE, CHE NON PUO LA DONNA DISHONESTA FAR VERGOGNA ALL’HUOMO

40 cc. num. incluso il frontespizio. Marca editoriale dei fratelli de Meda al frontespizio e al colophon, raffigurante donna appoggiata a colonna con mela e serpente, tutt’intorno motto: “Neque vi neque dolo”, svariati capiletera, dedica “All’Illustrissimo et Reverendissimo Signore, Mons. Innocentio Card. di Monte”. Completo. Legatura dell’Ottocento in pieno marocchino verde, cornice di stelle impressa in oro ai piatti, dorso a 5 coparti con fregi floreali e titoli in oro entro tassello rosso,sguardie marmorizzate, unghiatura con motivi dorati ex-libris al contropiatto anteriore.  Seconda edizione. La prima apparve nel 1554. Dialogo ambientato a Roma durante il carnevale dello stesso anno. La conversazione funge da cornice a un incontro conviviale, durante il quale si discute dell’argomento delle “corna” secondo le regole fissate dal “re del banchetto”, il giovane vescovo di Piacenza, Catalano Tribulzi. Gli interlocutori del dialogo e del convito, oltre a Modio e a Trivulzi, sono L. Gambara, G. Marmitta, T. Benci, letterati legati al cardinale Alessandro Farnese e protagonisti del dinamismo culturale romano. I precedenti del testo sono i dialoghi cinquecenteschi dedicati all’amore, alle donne, all’opportunità o meno del matrimonio, il tutto combinato con la tradizione satirica e burlesca sulle corna.  Giovanni Battista Modio (inizi sec. XVI – 1560), letterato erudito e medico di professione. L’opera si presenta in buono stato di conservazione. 

1.200,00 

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